Il biotopo in acquario

Leggendo la definizione di Wikipedia su cos’è il Biotopo, ci si rende immediatamente conto che questo termine in acquariologia è utilizzato con un’accezione diversa da quella che ha per la scienza. Quando parliamo di acquario biotopo intendiamo infatti un acquario dove viene riprodotto il più fedelmente possibile un determinato angolino del mondo, sia esso un lago un fiume o altro.

Una riproduzione fedele della natura

Per ovvi motivi tra l’altro tale riproduzione non potrà mai essere fedele al 100%. Infatti una vasca è comunque un sistema chiuso, che non prevede ne’ un continuo scorrere dell’acqua ne l’interazione con i mille fattori che un pezzo di fiume comporta. Per esempio, altri animali piccoli e grandi residenti o di passaggio, il variare delle condizioni meteo, eccetera. Inoltre in una vasca, soprattutto se non molto capiente non si potrà nemmeno riprodurre totalmente la varietà della flora e della fauna di un determinato angolo di mondo.

Senza contare il fatto che allestire un biotopo rio negro il più fedele possibile potrebbe portare ad un acquario magari ottimale per i discus o altri ciclidi nani, ma difficilmente presentabile in casa.

Fatte queste premesse sembrerebbe che ricreare un biotopo sia impossibile e sostanzialmente inutile, ma non è così. I nostri pesci infatti fortunatamente provengono ormai quasi tutti da degli allevamenti non hanno mai visto i luoghi di origine della loro specie. Tuttavia sono comunque frutto di una precisa evoluzione che li ha selezionati per vivere bene in un determinato luogo e con determinati valori d’acqua.

Allestire a caso o esclusivamente a gusto nostro un acquario e poi inserirvi gli inquilini solo seguendo il senso estetico potrebbe rivelarsi sbagliato. Anzi, solitamente porta a situazioni di stress tale per i pesci da ingenerare malattie che possono anche portare alla loro morte.

Allestire un acquario ricreando il giusto Biotopo

Nell’allestire una vasca con il vostro biotopo, è fondamentale cercare di ricreare le condizioni ideali per la vita dei pesci che vorremo ospitare. Andranno scelti preferibilmente pesci che già in natura convivono nelle stesse acque, in modo che sarà più semplice avere valori chimici dell’acqua ideali per tutti. Per valori ideali non intendo andare a ricercare valori di compromesso calcolati attraverso le tabelle descrittive dei nostri pesci, ma quelli corretti in cui essi dovrebbero vivere. I valori estremi sono tollerabili per poco tempo, non nella normalità.

Si potrà invece magari essere più tolleranti nella scelta delle piante. Basterà scegliere essenze adatte ai valori dell’acqua richiesti dai nostri pesci e comunque ricreare il più possibile l’ambiente naturale da loro richiesto. Se un pesce ha bisogno di nascondigli e fitta vegetazione non potremo allestire una vasca spoglia, ma dovremo piantumare per bene. Ciò anche a costo di utilizzare piante facili fuori biotopo se siamo neofiti, o piante che non hanno bisogno di luce da stadio se la nostra vasca non ne ha… Se in natura vive appoggiato a legni o tra le rocce dovremo mettergli ciò di cui ha bisogno per sentirsi a suo agio.

Superare il concetto di biotopo in acquario?

I puristi forse storceranno il naso a questa mia affermazione. Alcuni ritengono che ogni pesce possa vivere bene esclusivamente in una vasca che rispecchi il più fedelmente possibile il suo biotopo di provenienza.

All’opposto troviamo chi afferma che ormai i pinnuti vengono quasi tutti da allevamenti e che quindi il biotopo non conta nulla.

Credo di non sbagliare però affermando che in fondo, più che la presenza in vasca di un determinato tipo di piante o pesci piuttosto che altri, il fattore principale da tenere in considerazione sia la qualità dell’acqua e dell’allestimento stesso.

A che serve per esempio avere le piante provenienti tutte dallo stesso biotopo se poi non si fanno cambi e si ha un’acqua fortemente inquinata?
Penso che sia fondamentale piuttosto allestire rispettando le esigenze dei pesci e mantenere un ambiente sano in vasca con acqua pulita e nuova e rispettando il più possibile i valori e le esigenze delle singole specie.

Per approfondire il discorso vi aspettiamo sul gruppo facebook “Acquario Chimica e Tecnica”