Acquariologia

Il lago Tanganica.

Il lago Tanganica: indicazioni geografiche.

Quando nel 1858 gli esploratori inglesi Richard Burton e John Speke, alla ricerca delle sorgenti del Nilo, sbucarono dalla boscaglia, non potevano immaginare lo spettacolo straordinario che si sarebbero trovati di fronte. Incuneato tra le alte montagne che circondano la Rift Valley e infossato nelle sue profonde gole, si mostrava ai loro occhi per la prima volta il lago Tanganica, uno dei più grandi laghi al mondo.

Circondato dalla Repubblica democratica del Congo, Zambia, Tanzania e Burundi, ha dimensioni veramente ragguardevoli. Coi suoi 31900 Kmq è il secondo lago africano per superficie, dopo il lago Vittoria. E’ lungo ben 725 Km e largo tra i 50 e i 70 Km. La sua lunghezza gli permette di attraversare due fasce climatiche e questo permette lo scatenarsi di violente tempeste. Ha un perimetro di ben 1900 Km.

Lago Tanganica visto dallo spazio (foto 1)
Lago Tanganica visto dallo spazio (foto 1)

Peculiarità del lago Tanganica.

Le sue peculiarità però non si fermano qui. Pur trovandosi a 782 metri su livello del mare, riesce a raggiungere i 1435 metri di profondità classificandosi come il secondo lago più profondo al mondo dopo il Bajkal. Questa profondità, unita alla conformazione della valle in cui si trova e alle scarse correnti degli affluenti (in primis il fiume Rusizi e il Malagarasi) fa sì che la vita possa svilupparsi solo nella fascia d’acqua più vicina alla superficie. In profondità, mancando il ricircolo, l’acqua è anossica.

La particolarità del lago Tanganica è probabilmente dovuta alla sua origine avvenuta circa 10 milioni di anni fa, molto remota e quindi controversa. Sicuramente in origine vi erano più laghi separati, che si sono poi uniti in un unico bacino dapprima per il lento approvvigionamento da parte degli affluenti e poi grazie ad un enorme afflusso d’acqua dovuto, probabilmente, ad uno straordinario maremoto che avrebbe riversato le acque dell’oceano indiano nel bacino del Tanganica. Questa ipotesi spiegherebbe tra l’altro il perché della presenza di pesci della famiglia delle sardine, che sarebbero stati portati dall’onda di piena fino al nuovo enorme bacino e che avrebbero avuto poi il tempo di adattarsi alla nuova situazione grazie al lentissimo mutare dei valori.

Per molto tempo si è discusso anche di quale fosse l’emissario di questo lago, riscontrato poi nel fiume Lukuga, un affluente del Congo. La difficoltà dell’individuazione dipende dal fatto che il Tanganica non sempre riesce ad alimentare questo fiume, ma solo in caso di piogge veramente straordinarie. Questo fa di questo lago un bacino sostanzialmente chiuso ed ha contribuito alla particolarità della fauna che ospita.

Cyphotilapia gibberosa "blue zaire": Una delle tante specie di ciclide del Tanganica
Cyphotilapia gibberosa “blue zaire”: Una delle tante specie di ciclide del Tanganica

Le acque del lago Tanganica.


Il Tanganica, per la stabilità dei valori delle sue acque (pH 9, KH 16-20, GH 7-16, T 24-28°C) è considerato un ”piccolo mare”. La sua vastità e le sue origini lo rendono peculiare sotto molti aspetti. Innanzitutto per la varietà degli habitat che offre ai suoi abitanti: si va dai fondali sabbiosi alle scogliere passando da distese di conchiglie e fondali ciottolosi. Le specie che vivono in questo lago per il 73% sono endemiche: su 400 specie presenti, ben 293 sono presenti esclusivamente in questo lago.

I ciclidi sono tra le specie più rappresentate, anche se la gran parte della biomassa del lago è costituita da Sardine e Lates (simili ai persici del Nilo). Vi sono 27 generi (di cui 21 endemici) e 89 specie (di cui 84 endemiche) di ciclidi, straordinariamente specializzati nei vari ambienti che hanno colonizzato per viverci. Vi sono ciclidi rocciofili, che si sono adattati a vivere sulle straordinarie scarpate che scendono a picco dai monti negli abissi del lago; conchigliofili che abitano le distese di conchiglie usandole spesso come tana; ciclidi che si nutrono delle alghe che crescono sulle distese di ciottoli e altri ancora che vivono nelle praterie di vallisneria o sulle vaste distese sabbiose.

Un mondo vario dunque, impossibile da inquadrare in un unico biotopo, ma composto da mille sfaccettature che vanno attentamente analizzate prima di affrontare l’allestimento di un acquario dedicato agli abitanti di questo lago. La varietà delle specie presenti potrà infatti permetterci di allestire vasche da 50 a oltre 600 litri.

Andiamo ora a esaminare brevemente i diversi tipi di fondale che possiamo trovare nel lago Tanganica.

Il lago Tanganica: I fondali

Scarpata rocciosa

E’ uno degli habitat caratteristici di questo lago, che vede i monti circostanti tuffarsi nelle sue profondità. Come accennato sopra però, solo i primi 137 metri sono popolati da vari tipi di pesci, sia alghivori (fino a 25 mt di profondità ) che predatori o parassiti, in quanto nelle profondità l’acqua è anossica per la mancanza di corrente. Tra le numerose specie di ciclidi che abitano questi tratti di costa possiamo ricordare gli Altolamprologus, i Lamprologus, i Julidochromis, i Lepidolamprogius, gli Ctenochromis e i Neolamprologus.

Lepidiolamprologus nkambae: Abitante delle scarpate (foto 2)
Lepidiolamprologus nkambae: Abitante delle scarpate (foto 2)

Fondale ciottoloso

Questa parte del lago, ricoperta di rocce e ciottoli e situata generalmente a poca profondità , vede proliferare le alghe e la microfauna ad essa connessa. Ospita quindi una gran varietà di pesci e ciclidi quasi esclusivamente vegetariani, tra i quali ricordiamo i Tropheus, gli Petrochromis e gli Spathodus marlieri.

Fondale sabbioso

I pesci che abitano questa parte del lago (poche specie, in verità, poiché questa zona non è particolarmente ricca di cibo), caratterizzata da enormi distese di sabbia finissima con qualche roccia isolata, hanno cure parentali molto interessati da seguire e vivono spesso in banchi numerosi. Tra gli occupanti di questa zona possiamo ricordare gli Aulonochranus, gli Xenotilapia gli Enantiopus, i Microdontochromis e i Callochromis.

Callochromis pleurospilus: Uno degli splendidi abitanti del fondale sabbioso
Callochromis pleurospilus: Uno degli splendidi abitanti del fondale sabbioso

Fondale di conchiglie

E’ uno degli ambienti più caratteristici e spettacolari del lago Tanganica. Una distesa immane di gusci di Neothauma tanganicense e di altri gasteropodi che vivono nel lago offre ospitalità a varie specie di ciclidi conchigliofili che utilizzano le conchiglie come riparo occasionale o come habitat esclusivo della loro esistenza. Tra questi possiamo ricordare i Lamprologus (callipterus, kungweensi, meleagris, ocellatus), i Lepidiolamprologus, i Neolamprologus (boulengeri, brevi, callirius, falcicula, hecqui, multifasciatus) e i Telmatochromis sp.

Neolamprologus similis (foto 3)
Neolamprologus similis (foto 3)

La baia di Ndole e le foci dei fiumi

Sono zone un pò particolari, che si differenziano dal resto del lago per la presenza di una folta vegetazione composta da praterie di Vallisneria o da Hydrilla verticillata. Pianta, quest’ultima, introdotta dall’uomo che ha poi invaso la Ndole bay. Non sono zone molto abitate da pesci, che in questo lago si sono specializzati soprattutto nel vivere tra le rocce.

Il centro del lago Tanganica (acque pelagiche)

Anche se questa è la parte meno interessante per gli acquariofili, va comunque citata in quanto ospita la maggior parte della biomassa presente nel lago. E’ composta essenzialmente da pesci appartenenti alla famiglia delle Sardine e dei Persici. Questi ultimi sono stati introdotti dall’uomo per risollevare l’industria della pesca in crisi ed hanno creato notevoli difficoltà alle altre specie presenti nel lago. Andrebbero poi considerate tutte quelle specie che vivono in zone intermedie tra i vari tipi di fondale. In particolare quelle che vivono sui bordi delle scarpate rocciose vicino alle distese di sabbia che usano talvolta per riprodursi.

Conclusioni

In conclusione possiamo quindi dire, senza timore di essere smentiti, che questo grande lago africano è uno degli ambienti più straordinari che possiamo incontrare e offre infiniti spunti per la passione di un acquariofilo. La cosa importante nell’allestire un acquario ispirato a questo lago sarà rispettare non solo il layout, che dovrà esser composto da rocce e sabbia. Andranno rispettati i particolari valori dell’acqua di questo lago, che sono, generalmente
pH 9, KH 16-20 e GH 7-16, T 24-28°C

Nota: per le dimensioni del lago, riportate sulla rete con molta variabilità, ho preferito far riferimento all’enciclopedia Treccani.

Attribuzione immagini

foto 1 Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=309433
foto 2 Di Mario Rubio García – originally posted to Flickr as Lepidiolamprologus nkambae, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4735316
foto 3 Di Melanochromis – Opera propria, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5036678